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Cos'è il Marketing?

In questi anni, ho sentito spesso paragonare il Marketing all’area commerciale, alle vendite o alla comunicazione. Senza sminuire l’importanza di queste aree, ci terrei a precisare che se il marketing fosse stato definibile come “vendite” o come “comunicazione”, si sarebbe chiamato in egual modo, e non “Marketing”. Data la confusione che vige di questi tempi, anche nelle menti di chi si reputa un esperto in quest’area, facciamo un po’ di chiarezza nella definizione pura e semplice di Marketing . Il marketing nella definizione a me più cara è: “ L’insieme delle conoscenze, delle competenze, delle attività e degli strumenti utilizzati dall’impresa, finalizzato alla comprensione, alla gestione e al controllo delle relazioni con il mercato ” (Renato Fiocca, Roberta Sebastiani). Il marketing consente all’impresa di analizzare i mercati, di formulare le strategie (e quindi prendere le decisioni) più adeguate e di verificarne i risultati. Per spiegarne ancor meglio
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Remarketing o Retargeting?

Spesso si parla di "Remarketing" e di "Retargeting" come fossero tra loro sinonimi, ma si tratta di concetti che pur essendo simili, sono in realtà diversi. Per " Remarketing " di solito si intende il processo volto a coinvolgere nuovamente i clienti tramite l'e-mail marketing o l'e-mail automation, come avviene per esempio nel caso di piattaforme e-commerce che inviano e-mail di follow up ad utenti che abbandonano il carrello, cercando di riattivarli . Per " Retargeting " invece si intende la possibilità di far visualizzare annunci pubblicitari ad un utente che ha precedentemente visitato una pagina del sito o compiuto una determinata azione di conversione . Nonostante queste definizioni, il libro di Andrea Venturi " Internet Advertising " ci fa notare che lo stesso Google usa il termine remarketing per indicare quello che a tutti gli effetti è un retargeting. Un particolare tipo di remarketing (o per meglio dire

The evolution of marketing in the participation age

Technological advances have brought huge changes in consumers, markets, and marketing over the past century. Somebody defines consumerism as a society in which many people buy goods that they clearly do not need for subsistence. A well-known example of an early consumer behavior is the famous economic bubble related to tulips. In 1600, tulips had no basic needs function. They could not be eaten or used for medicinal purposes. The attraction to the unique flower originally arose from a desire of individuals who wanted to display their power and status (because of its popularity with the Holland royal family). As a result, the tulip became a novelty item in mid-seventeeth-century Holland, and attracted speculators trading on future tulip consumption which had a significant negative impact on Holland’s economy. But now? We know for a fact that people are not sitting on their seats waiting for a television commercial, or looking for the next advertisement in

Cos'è il marketing digitale?

Il marketing digitale viene definito da Paola Peretti (esperta di marketing e corporate communication, direttrice del Laboratorio di Digital marketing di ASAM e docente di Digital PR presso IED), come: “ l’insieme delle attività che, attraverso l’uso di strumenti digitali, sviluppano campagne di marketing e comunicazione integrate, targetizzate e capaci di generare risultati misurabili che aiutano l’organizzazione ad individuare e mappare costantemente i bisogni della domanda, a facilitarne gli scambi in modo innovativo, costruendo con la stessa una relazione interattiva che genererà valore nel tempo ”. Il marketing digitale è caratterizzato da una serie di parole chiave, che lo contraddistinguono da tutto il resto: Canali digitali : l’insieme di canali di comunicazione digitali che sono oggi a disposizione e che vanno da Internet (siti web, blog, e-commerce, social networks, motori di ricerca…) fino ad arrivare all’e-mail marketing, il mobile e le sue applicazioni,

Il fenomeno Pokémon Go

Faccio una breve premessa per introdurre l'argomento di questo articolo. Pokémon GO è un videogioco di tipo free-to-play basato sulla realtà aumentata geolocalizzata con GPS, sviluppato da Niantic per i sistemi operativi mobili iOS e Android, creato con la collaborazione di Game Freak, The Pokémon Company e Nintendo, e distribuito a partire dal 2016. Ma perché è importante questo videogioco, tanto da dedicarvi un articolo su questo blog? Perché il fenomeno Pokémon Go può fornirci alcune importanti lezioni di marketing: Un buon Brand può vendere qualsiasi cosa : le modalità di gioco basate sulla geolocalizzazione sono state già sviluppate in passato, tuttavia, ciò che ha contribuito al successo di questo gioco è stata la presenza di un marchio molto noto. Con Pokémon Go è stato possibile vedere in commercio dispositivi portatili chiamati Pokémon Go Plus in grado di far catturare Pokémon ai giocatori, indipendentemente dall'utiliz

Cos'è il Price Waterfall?

Il Price Waterfall è la cascata che conduce dal prezzo di listino lordo al prezzo di listino netto, e fornisce una misurazione del prezzo di transazione conseguito, andando oltre il semplice prezzo pubblicato sul listino . Ciò permette di verificare quanto i venditori siano stati bravi a difendere il valore del prodotto, proteggendolo da erosioni sotto forma ad esempio di sconti, abbuoni o premi. In altre parole è uno strumento per conservare la redditività di un'azienda, che identifica e visualizza le perdite di margine. Rispetto al pricing basato sul cost plus (dato dal costo di produzione del bene/servizio più un margine variabile), in questo contesto non vi è un target di prezzo definito a priori. Per costruire un Price Waterfall si devono raccogliere, analizzare e sintetizzare tutti i dati relativi a costi e prezzi disponibili in azienda. Il Price Waterfall consente alle aziende di ottenere il miglior prezzo in ogni singola transazione, dopo aver identificato l

La strategia Oceano Blu

La strategia Oceano Blu è stata ideata da W. Chan Kim e Renée Mauborgne per confutare l'idea che la competizione si basi unicamente sulla differenziazione o sul costo, dimostrando che le due strategie non sono incompatibili se si ragiona in termini di ridefinizione del proprio settore, creando quindi dei "nuovi oceani" (ovvero nuovi settori o mercati) in cui non vi è concorrenza.  L'obiettivo di questa strategia è andare al di là dei mercati in cui vi è ipercompetitività, e pieni di concorrenti (questi mercati vengono definiti "oceani rossi", ad indicare il sangue derivato dalla feroce lotta tra i competitors) per creare nuovi spazi, gli "oceani blu", in cui la competizione è irrilevante, ovvero dei monopoli temporanei. La strategia oceano blu si basa sullo sviluppo di un "canovaccio strategico" (termine tratto dall'ambito teatrale per indicare una traccia/un abbozzo di copione) che include i principali fattori di competizione, i