L'analisi di break-even è un chiaro approccio per comprendere l'interdipendenza del prezzo, dei costi e della redditività.
Il break-even point - o punto di equilibrio - rappresenta il volume delle vendite necessario a coprire i costi fissi. La redditività corrispondente a questo specifico volume di vendita equivale a zero.
Lo studio del break-even point rivela la sensibilità delle redditività di fronte ai cambiamenti di prezzo.
L'analisi viene svolta completando i seguenti passi:
Il break-even point - o punto di equilibrio - rappresenta il volume delle vendite necessario a coprire i costi fissi. La redditività corrispondente a questo specifico volume di vendita equivale a zero.
Lo studio del break-even point rivela la sensibilità delle redditività di fronte ai cambiamenti di prezzo.
L'analisi viene svolta completando i seguenti passi:
- Determinazione del prezzo;
- Calcolo del margine unitario sottraendo il costo variabile unitario dal prezzo. Si suppone che la funzione di costo sia lineare, vale a dire che il costo variabile unitario sia costante e uguale al costo marginale di produzione. Sotto queste ipotesi si ha che: Margine Unitario = Prezzo - Costo Variabile Unitario;
- Calcolo del break-even point tramite divisione dei costi fissi per il margine unitario. Si ottiene il volume di vendite necessario per raggiungere l'equilibrio economico.
- Stima della realizzabilità di questi obiettivi di vendita. Se il volume di vendite reale è in misura tale da superare questi obiettivi, il prodotto contribuisce globalmente in modo positivo alla redditività. Nel caso contrario, diminuisce la redditività dell'impresa.
Per comprendere meglio l'analisi di break-even, prendiamo come punto di riferimento l'esempio riportato nel libro di Daniele Zatta "Le basi del pricing":
I passi da 1 a 4 permettono di esaminare il margine di un prodotto per un dato prezzo e determinano se un prodotto meriti di essere lanciato o mantenuto sul mercato. Al fine di condurre un'analisi di break-even corretta, si rende necessario esaminare numerose ipotesi di prezzo.
Nell'esempio che segue si calcola il margine su un prodotto i cui costi variabili sono di 5€ e i costi fissi di 100.000€.
Le figure sopra mostrate, mettono in evidenza la relazione tra il break-even point ed il prezzo. La curva rappresentata nella seconda figura mostra come il volume necessario per compensare uno slittamento del prezzo verso i valori più bassi cresca sempre più rapidamente.
Al contrario, quando il prezzo è elevato, il punto di equilibrio giace in corrispondenza di volumi di vendita ridotti.
Non bisogna tuttavia dedurne che si possa facilmente abbassare il punto di equilibrio semplicemente aumentando i prezzi, e questo per due ragioni:
- Da una parte, il punto di equilibrio decresce sempre più lentamente quando i prezzi aumentano;
- Dall'altra, i prezzi elevati determinano una diminuzione del volume delle vendite, il che rende il punto di equilibrio più difficile da raggiungere.
In pratica, è la valutazione soggettiva dei dirigenti di un'impresa che determina quale combinazione prezzo-punto di equilibrio sia la più realistica per l'azienda.
Uno dei difetti di questa modalità di analisi dei prezzi è l'assenza di una vera proiezione nel futuro: si ignora ovvero ciò che accade una volta raggiunto il break-even point.
L'analisi fornisce delle indicazioni utili per valutare se una decisione debba essere presa (introduzione di un nuovo prodotto, mantenimento o ritiro di un prodotto esistente, ecc.) ma non è idonea alla fissazione concreta del prezzo.
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